Il Ritmo e la Guarigione: il tamburo sciamanico, cura ancestrale per mali moderni

16.11.2019

Guru di ogni risma, assistenti e motivatori spirituali a vario titolo, guaritori: oggi si affollano sul mercato una serie di figure che pescano a piene mani, a volte anche a casaccio, in tradizioni, consuetudini e tecniche ancestrali per dare risposte alle tensioni e alle paure del presente. Oggi anche la scienza ufficiale sembra stia aprendo gli occhi su quelle pratiche che per millenni sono state le nostre medicine e la nostra cura!


Al centro della radura arde un grande fuoco che illumina tutta la conca che si forma tra gli alberi del bosco, tra le cui fronde, e nello spazio centrale circolare che non occupano, filtra la luce bianchissima della Luna piena che illumina più delle fiamme del fuoco: sembra quasi giorno, ma è notte fonda. Tutto intorno al fuoco, degli uomini e delle donne, danzano tenendosi per mano a formare un grande cerchio, girando intorno al cippo in fiamme. Dentro al cerchio uno, due, tre uomini brandiscono con una mano un grosso tamburo e con l'altra un battente, scandiscono un ritmo ipnotico ormai da ore. La danza viene accompagnata da canti, da grida liberatorie, e nel vivo della scena, tra voci, movimenti e drumming, il cerchio comincia a sciogliersi, ognuno sembra entrare in una propria e imperscrutabile dimensione, non più connessi materialmente all'interno del cerchio, ma connessi spiritualmente al tutto, alla terra che calpestano. All'improvviso uno dei danzatori cade a terra preso da spasmi, si contorce nella polvere con gli occhi fuori dalle orbite, a pochi passi dal fuoco i tre uomini armati di tamburo allora gli si avvicinano e cominciano a scandire con più forza il ritmo, portano le pelli dei loro strumenti vicino alle orecchie e al corpo dell'uomo riverso a terra. Questi continua ad agitarsi senza sosta, a sudare, a piangere, il ritmo resta sempre incalzante, a volte sembra confuso, asincrono, salvo poi ritornare di nuovo in sincronia, perfetto. L'uomo a terra comincia a calmarsi, si ferma e il tambureggiare sembra seguirlo, diventa meno ossessivo, più calmo, quasi un massaggio, l'intervallo tra i battiti si dilata, il suono diventa più grave e pieno. Dopo pochi minuti l'uomo che era a terra si alza di scatto, è visibilmente felice, salta e urla contento come forse non è mai stato. E' semplicemente rinato. Ha lasciato cadere le riserve, ha aperto la sua anima, ha permesso al ritmo ossessivo dei tamburi di scacciare gli spiriti malvagi che da tante lune ormai lo tormentavano ed ora è felice e ride di gioia, gioia che condivide con tutti gli altri partecipanti al cerchio! E' quasi l'alba e quella che è avvenuta nella notte appena trascorsa non era una festa, e forse nemmeno quello che siamo abituati a chiamare rito: durante la notte si è svolta una enorme sessione di guarigione attraverso l'uso del tamburo e della danza!

Non importa sapere se la scena sia ambientata sulle alture mongole, o in un bosco degli Urali, in una foresta del nord America o nella giungla amazzonica, o anche in un capanno ai piedi del Vesuvio, oppure in un accampamento berbero durante una sessione di stambeli, non importa. Lo slancio verso la guarigione all'interno di rituali comunitari con l'utilizzo di tamburi a cornice è una pratica diffusa in moltissime culture del mondo con caratteristiche e morfologia che suggeriscono una comune e antichissima radice di questi fenomeni: cambiano le latitudini, i popoli, le lingue, i costumi, ma il tamburo resta sempre lo stesso. La comunità unita e connessa in un unico spazio cerimoniale, esorcizza collettivamente le paure e le difficoltà, sia individuali che di gruppo, lega la sua esistenza alla simbiosi con la terra che calpesta quotidianamente, lascia che i ritmi e le frequenze dei tamburi siano capaci di creare stati di benessere e di liberazione: in un unica parola di guarigione.

Quello che viene definito tamburo sciamanico è lo strumento (non solo musicale), l'antidoto, la medicina, atta a stimolare processi curativi; le frequenze agiscono sui corpi ridonandogli equilibrio e i motivi di questo "potere" sono molteplici. Innanzitutto nulla nella creazione è privo di ritmo: le geometrie che sono alla base delle forme sono regolate da frequenze e ritmo, quando respiriamo o quando ci batte il cuore seguiamo un ritmo ben preciso, e il variare di questo ritmo ci comunica anche il variare dei nostri stati d'animo, quando parliamo o anche solo quando camminiamo seguiamo un ritmo. Il primo ritmo con cui nelle nostre vite ci troviamo a contatto è il battito cardiaco e il respiro delle nostre madri mentre ci portano in grembo. E' questo il potere essenziale del tamburo, ovvero la capacità di ricondurre all'origine dell'essenza vitale e della permanenza su questo pianeta. All'interno della placenta materna ascoltiamo per mesi il battito del cuore, amplificato nella bolla della sacca amniotica, in tutte le sue variazioni ritmiche, codici e paradigmi emozionali che apprendiamo ancor prima di nascere. Siamo intrisi di ritmo dal nostro primo giorno, la nostra vita è ritmo!

A suonare il tamburo è lo sciamano, una figura molto complessa che non è solo ed esclusivamente un curatore, un medicineman, lo sciamano incarna le capacità di compenetrazione nel mondo delle cose invisibili ed è prima di tutto un esperto delle tecniche dell'estasi. Grazia alla vibrazione e al ritmo del tamburo lo sciamano riesce a entrare in contatto con gli spiriti, a parlarci per riceverne insegnamenti, li combatte per scacciarli se sono negativi. In questa serie di tecniche troviamo primitive pratiche curative atte al sollievo e alla guarigione dai mali dell'anima e non solo del corpo. 

"Anything considered spiritual or metaphysical is generally just the physics we do not yet understand." 

Nassim Haramein

Attorno al tamburo si sono sviluppati miti antichissimi, che posizionano la sua nascita e il suo utilizzo sociale in un era che si perde nella notte dei tempi. Ad esempio, una leggenda della tribù degli Abenaki del nord America, narra che quando l'essere che loro chiamano "Il Creatore" stava assegnando un posto per ognuno degli spiriti che decisero di abitare sulla terra da lontano eruppe un forte boato. Il suono continuò ad avvicinarsi sempre di più fino a quando si fermò proprio al cospetto Creatore:

"Tu chi sei?" chiese il Creatore.

"Io sono lo spirito del tamburo" fu la risposta.

"Sono venuto qui per chiederti di permettermi di prendere parte a questa cosa meravigliosa."

"Come pensi di prenderne parte?" chiese il Creatore

"Vorrei accompagnare il canto del popolo. Quando cantano con il cuore, voglio suonare come se fossi il battito del cuore della Madre Terra. In questo modo, tutta la creazione canterà in armonia".

Il Creatore acconsentì alla richiesta, e da quel momento il tamburo ha sempre accompagnato i canti dei popoli. 

Il ruolo del tamburo non è solo quello di accompagnare il canto, il tamburo possiede un potere molto più profondo e vitale. Uno dei maggiori studiosi di sciamanesimo, Mircea Eliade (il cui contributo, anche se spesso considerato datato, resta un imprescindibile tappa per la comprensione del paradigma sciamanico), in "Sciamanismo e le tecniche dell'estasi" scrive:

"Da un lato, lo sciamano, suonando il tamburo, vola verso l'Albero Cosmico; [...] il tamburo comporta un gran numero di simboli ascensionali. Dall'altro, grazie ai suoi rapporti mistici con la pelle "rianimata" del tamburo, lo sciamano giunge a partecipare della natura dell'antenato teriomorfo; in altri termini egli può abolire il tempo e recuperare la condizione originaria di cui parlano i miti. In un caso come nell'altro, siamo di fronte ad un'esperienza mistica che permette allo sciamano di trascendere il tempo e lo spazio. La metamorfosi nell'animale-antenato, così come l'estasi ascensionale, sono espressioni differenti, ma omologabili, d'una stessa esperienza: il trascendimento della condizione profana, il recupero di un'esistenza "paradisiaca" perduta alla fine del tempo mitico."

In questa dimensione a-spaziale e a-temporale, lo sciamano acquisisce le conoscenze necessarie affinché possa adempiere al suo compito di mediatore tra il mondo materiale e quello delle idee e dei pensieri, dove risiedono gli spiriti e i demoni (non con esclusiva accezione negativa). Lo sciamano indaga il mondo degli spiriti e delle anime da molto prima che nel mondo occidentale lo facessero i filosofi e gli psicologi, da prima che Carl Gustav Jung indagasse la dimensione dove risiedono gli archetipi.

Lo sciamanesimo, in quanto tecnica dell'estasi, è fondato sul ritmo. E' una delle più antiche pratiche di guarigione rintracciabile nelle culture umane. Si basa sull'uso consapevole di stati espansi di coscienza per entrare in contatto con il mondo degli spiriti. Ci si reca dallo sciamano singolarmente, o in comunità, per risolvere propri problemi fisici o spirituali, per avere responsi sul futuro e per sciogliere i nodi del passato, luogo oramai inaccessibile per gli uomini comuni. Strumento essenziale di queste tecniche è il tamburo che è associato alla terra, alla luna, alla fertilità, alla pioggia, al tuono e al battito del cuore che ci fa vibrare insieme al cosmo. Rappresenta l'albero del mondo che collega il cielo alla terra, rimette in connessione con le radici più antiche e aiuta a ritrovare le origini.

Oggi anche nel mondo occidentale e "civilizzato" sta tornando un acceso interesse sul tamburo sciamanico e sulle pratiche curative di matrice sciamanica. Si moltiplicano healing operators che utilizzano strumenti e cerimonie tradizionali per cercare di dare risposte anche alle tensioni dei nostri tempi. Un articolo di qualche tempo fa di Constance Scharff pubblicato sul sito "Psychology Today", approfondisce proprio il legame stretto tra la pratica sciamanica col tamburo e le cure contro stress, depressione e patologie legate ai ritmi frenetici e alla spersonalizzazione della vita moderna. Nell'articolo si legge, tra le altre cose, un invito a chi soffre di tali patologie a non commettere l'errore di credere che la cura ai propri problemi passi esclusivamente attraverso un barattolo di pillole e delle cure standard, e se l'invito viene da parte di una delle riviste medico-scientifiche più importanti e credibili del web e non da cheap gurus che cercano di spillare qualche soldo a persone in difficoltà, significa che anche in ambito scientifico si inizia a fare i conti con pratiche provenienti dal passato che fino ad oggi erano state sempre escluse dal dibattito scientifico ufficiale. Il sapere ancestrale degli sciamani torna con prepotenza nel discorso pubblico contemporaneo, non solo in campo scientifico quindi, con le ultime speculazioni in merito a sciamanesimo e fisica quantistica, ma anche in campo più specificamente medico. Questo non deriva solo da un endemico bisogno di "selvaggio", di "primitivo" e di "ancestrale" che avvolge e rapisce gli uomini dei nostri giorni, ma anche da una nuova volontà, pure in campo scientifico, di capire quali meccanismi fisici e materiali si sono celati per millenni dietro le pratiche cultuali, mistiche ed estatiche tradizionali.

La connessione sia in termini interpersonali, sia individuali, sia con il tutto resta fondamentale. Anche se molto spesso la strada che riconduce a questa connessione è difficile da trovare e la ricerca è foriera di grandi paure da superare, provare non costa nulla: chi dice che le risposte ai nostri problemi non possano nascondersi nel bel mezzo di un vibrante cerchio di tamburi sciamanici? Non hai nulla da perdere, abbandonati alla vibrazione e danza insieme al pianeta pulsante!


Massimiliano Palmesano

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