Le Signore dei Cavalli: le "amazzoni" capuane dell'Età del Ferro

12.08.2021
Epona di Emily Balive
Epona di Emily Balive


Argumenta:

Nel corso del suo plurimillenario rapporto con l'essere umano, il cavallo ha rivestito un ruolo di propulsore sociale e culturale: trasporti, migrazioni, agricoltura, guerra, sono ambiti in cui questo animale ha dato un contributo determinante alla storia umana. Questo apporto materiale ha contribuito a investire il cavallo anche di connotati spirituali, simbolici e magico-religiosi molto profondi e le tracce di tale preminenza di carattere sacrale sono disseminate in ogni angolo del globo, con particolare evidenza nelle culture delle popolazioni euroasiatiche. Spesso il cavallo è stato associato alla virilità e alla sfera del maschile, ma sono numerose le evidenze di una relazione stretta con l'universo femminile in miti, tradizioni e testimonianze archeologiche. È ad esempio il caso di alcune particolari sepolture femminili dell'Età del Ferro venute alla luce nella necropoli delle Fornaci dell'antica Capua, in Campania, che trovano corrispondenze simboliche e morfologiche con altre numerose tracce del rapporto tra donna e cavallo evidenziabili tra le popolazioni dell'antica Campania settentrionale. Nelle sepolture capuane, un attributo solitamente appannaggio delle tombe dei maschi-guerrieri - il "morso" dell'animale - è stato ritrovato in alcune inumazioni femminili insieme ad ulteriori testimonianze che rimandano inequivocabilmente a una profonda connessione tra donna e cavallo. Una relazione arcaica che collega gli antichi fondatori di Capua, culturalmente e spiritualmente, da un lato con il mondo Etrusco e dall'altro con i popoli italici appartenenti alla composita galassia linguistica indoeuropea, dalla valle dell'Indo al mondo celtico.

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